Jazz & Wine in Montalcino non è solo un festival – uno dei più emozionanti e longevi nel pur ricco panorama nazionale – ma è un vero e proprio progetto culturale a tutto tondo, nato, nel 1998, da una bellissima ed innovativa intuizione e cresciuto, negli anni, grazie ad un rapporto sinergico ed anch’esso innovativo con territorio ed istituzioni.
L’intuizione, semplice ma efficacissima, fu quella di unire e far vivere insieme, in maniera originale, due delle passioni terrene più intime ed intense; il vino di qualità e la musica di qualità, la musica Jazz per l’appunto. Due passioni che richiedevano, per essere pienamente godute e percepite, le stesse esigenze meditative, gli stessi ritmi di coinvolgimento, la stessa predisposizione ed apertura culturale.
Un’intuizione nata per caso, ascoltando musica jazz e sorseggiando del buon vino, nella scenografica atmosfera del Villa Celimontana Jazz Festival di Roma, da due persone, tra cui il sottoscritto, con storie ed esperienze completamente diverse, ma accomunate dalle stesse identiche passioni. Uno dei due, purtroppo, non c’è più ma a lui, a Giampiero Rubei, impresario musicale vecchio stile, e ideatore di alcuni dei più bei festival d’Italia, nonché fondatore dell’Alexanderplatz, storico e per certi versi inimitabile jazz club di Roma, si deve il grosso del lavoro, dei meriti e del successo.
Fondamentale, fin dall’inizio, fu anche il supporto istituzionale, con il Comune di Montalcino che credette da subito nel progetto, investendoci tempo, risorse e idee e, soprattutto, regalando al festival la scenografia più bella che si potesse immaginare, la trecentesca Fortezza di Montalcino che, dal 1998, da quella fresca serata del 10 luglio di tanti anni fa, rappresenta la cornice ideale di questo bellissimo progetto.
Da allora, a Montalcino, si sono avvicendati i più grandi musicisti italiani ed internazionali – dalle star più acclamate ai giovani più promettenti – le più innovative sperimentazioni, le più interessanti contaminazioni, con stili e segni musicali diversi, come solo la musica jazz sa fare.
Dal 1998, inoltre, sono nati e cresciuti tanti Jazz & Wine festival, in Italia così come nel mondo, a confermare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la bellissima intuizione di 22 anni fa e riconoscendo, ufficialmente, al Montalcino Jazz & Wine festival il diritto di essere stato il primo, l’iniziatore.
Oggi il festival continua con la stessa passione di prima, se possibile anche con più coraggio a determinazione, e colgo, quindi, quest’occasione per ringraziare chi questo festival l’ha fortemente voluto, facendolo crescere anche nelle difficoltà, senza mai rinunciare alla qualità, all’innovazione e a quel senso del bello che a Montalcino trova la sua insostituibile casa.
Grazie quindi alla famiglia Rubei, a Giampiero, il fondatore, e al figlio Paolo, scomparso prematuramente, dopo aver raccolto l’eredità del padre e fatto crescere il festival nelle ultime edizioni: a loro il Jazz & Wine in Montalcino è dedicato. Grazie anche ad Eugenio Rubei che, sulle loro orme, porta meravigliosamente avanti il progetto, con passone, competenza ed amicizia. Grazie al Comune di Montalcino e ai suoi sindaci ed assessori illuminati che ne hanno compreso l’importanza, senza sedersi sui facili allori di un paese ormai sulla bocca di tutto il mondo, ma investendo sull’offerta qualitativa, sull’iniziativa privata. Grazie, infine all’azienda Banfi e alla sua fondazione che ho l’onore di rappresentare, per aver creato questo festival, partecipando attivamente all’ideazione, alla promozione e alla comunicazione negli anni.
Rodolfo Maralli - Presidente Fondazione Banfi
Sito ufficiale: https://jazzandwinemontalcino.it/
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